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Esdra 8:18-23 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

18. Ed essi ci menarono, secondo che la mano dell’Iddio nostro era buona sopra noi, un uomo intendente, de’ figliuoli di Mahali, figliuolo di Levi, figliuolo d’Israele, cioè Serebia, insieme co’ suoi figliuoli, e fratelli, in numero di diciotto persone;

19. ed Hasabia, e con lui, Isaia, d’infra i figliuoli di Merari, co’ suoi fratelli, e i lor figliuoli, in numero di venti persone;

20. e de’ Netinei, i quali Davide, ed i capi del popolo aveano costituiti al ministerio de’ Leviti, dugenventi Netinei, che furono tutti nominati per li nomi loro.

21. Ed io bandii quivi il digiuno presso del fiume di Ahava, per umiliarci nel cospetto dell’Iddio nostro, per chiedergli prospero viaggio per noi, per le nostre famiglie, e per tutte le nostre facoltà.

22. Perciocchè io mi vergognava di chiedere al re gente d’arme, o cavalieri, per difenderci da’ nemici per lo cammino; conciossiachè noi avessimo detto al re: La mano dell’Iddio nostro è in bene sopra tutti quelli che lo cercano; ma la sua potenza, e la sua ira, è contro a tutti quelli che l’abbandonano.

23. Così noi digiunammo, e facemmo richiesta all’Iddio nostro intorno a ciò, ed egli ci esaudì.

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