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Ecclesiaste 5:12-20 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

12. Il sonno del lavoratore è dolce, poco o assai ch’egli mangi; ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire.

13. Vi è una mala doglia, la quale io ho veduta sotto il sole, cioè: che vi son delle ricchezze, conservate a’ lor padroni per lor male.

14. Ed esse ricchezze periscono per mal affare, sì che, se il padrone di esse ha generato un figliuolo, non gliene riman nulla in mano.

15. Un tale se ne torna ignudo, come è uscito del seno di sua madre, andandosene come è venuto; e non prende nulla della sua fatica, ch’egli se ne porti via nella mano.

16. Anche questo è una mala doglia; conciossiachè egli se ne vada come egli è venuto; e che profitto ha egli di essersi affaticato per del vento?

17. Ed anche tutti i giorni della sua vita egli avrà mangiato in tenebre, con molta tristezza, e doglia, e cruccio.

18. Ecco ciò che io ho veduto: ch’egli è una buona e bella cosa che l’uomo mangi, e beva, e goda del bene con tutta la sua fatica ch’egli dura sotto il sole, tutti i giorni della sua vita, i quali Iddio gli ha dati; perchè questo è la sua parte.

19. Ed anche quando Iddio, avendo date a chi che sia ricchezze e facoltà, gli dà ancora il potere di mangiarne, e di prenderne la sua parte, e di rallegrarsi della sua fatica: ciò è un dono di Dio.

20. Perciocchè un tale non si ricorderà molto dei giorni della sua vita; conciossiachè Iddio gli risponda per l’allegrezza del suo cuore.

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