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Daniele 8:6-15 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

6. Ed esso venne fino al montone che avea quelle due corna, il quale io avea veduto stare in piè, dirincontro al fiume; e corse sopra lui nel furor della sua forza.

7. Ed io vidi che, essendo presso del montone, egli infellonì contro a lui, e cozzò il montone, e fiaccò le sue due corna, e non vi fu forza nel montone da durar davanti a lui; laonde lo gettò per terra, e lo calpestò; e non vi fu chi scampasse il montone di man sua.

8. E il becco divenne sommamente grande; ma come egli si fu fortificato, quel gran corno fu rotto; e in luogo di quello, sorsero quattro altre corna ritorte, verso i quattro venti del cielo.

9. E dell’uno d’essi uscì un piccol corno, il quale divenne molto grande verso il Mezzodì, e verso il Levante, e verso il paese della bellezza;

10. e divenne grande fino all’esercito del cielo, ed abbattè in terra una parte di quell’esercito, e delle stelle, e le calpestò.

11. Anzi si fece grande fino al capo dell’esercito; e da quel corno fu tolto via il sacrificio continuo e fu gettata a basso la stanza del santuario d’esso.

12. E l’esercito fu esposto a misfatto contro al sacrificio continuo; ed egli gettò la verità in terra, ed operò, e prosperò.

13. Ed io udii un santo, che parlava; e un altro santo disse a quel tale che parlava: Fino a quando durerà la visione intorno al servigio continuo, ed al misfatto che devasta? infino a quando saranno il santuario, e l’esercito, esposti ad esser calpestati?

14. Ed egli mi disse: Fino a duemila trecento giorni di sera, e mattina; poi il santuario sarà giustificato.

15. Ora, quando io Daniele ebbi veduta la visione, ne richiesi l’intendimento; ed ecco, davanti a me stava come la sembianza di un uomo.

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