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Cantico dei Cantici 1:8-17 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

8. Se tu nol sai, o la più bella d’infra le femmine, Esci seguendo la traccia delle pecore, E pastura le tue caprette. Presso alle tende de’ pastori.

9. AMICA mia, io ti assomiglio alle cavalle Che sono a’ carri di Faraone.

10. Le tue guance son belle ne’ lor fregi, E il tuo collo ne’ suoi monili.

11. Noi ti faremo de’ fregi d’oro Con punti d’argento.

12. Mentre il re è nel suo convito, Il mio nardo ha renduto il suo odore.

13. Il mio amico m’è un sacchetto di mirra, Che passa la notte sul mio seno.

14. Il mio amico m’è un grappolo di cipro Delle vigne di En-ghedi.

15. Eccoti bella, amica mia, eccoti bella; I tuoi occhi somigliano quelli de’ colombi.

16. Eccoti bello, amico mio, ed anche piacevole; Il nostro letto eziandio è verdeggiante.

17. Le travi delle nostre case son di cedri, I nostri palchi son di cipressi.

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