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1 Re 3:9-18 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

9. Da’ dunque al tuo servitore un cuore intendente, per giudicare il tuo popolo, per discernere tra il bene ed il male; perciocchè, chi potrebbe giudicare questo tuo popolo ch’è in così gran numero?

10. E questo piacque al Signore, che Salomone avesse chiesta una tal cosa.

11. E Iddio gli disse: Perciocchè tu hai chiesta questa cosa, e non hai chiesta lunga vita, nè ricchezze, nè la vita de’ tuoi nemici; anzi hai chiesto di avere intelletto per essere intendente a giudicare; ecco, io fo secondo la tua parola;

12. ecco, io ti do un cuor savio ed intendente; talchè nè davanti a te è stato, nè dopo te sorgerà alcuno pari a te.

13. Ed oltre a ciò, io ti do quello che tu non mi hai chiesto, ricchezze e gloria; talchè fra i re non ne fu mai alcun tale, qual tu sarai tutto il tempo della tua vita.

14. E se tu cammini nelle mie vie, per osservare i miei statuti ed i miei comandamenti, come è camminato Davide, tuo padre, io prolungherò il tempo della tua vita.

15. E Salomone si svegliò, ed ecco un sogno. Poi se ne venne in Gerusalemme, e si presentò davanti all’Arca del Patto del Signore, ed offerse olocausti, e sacrificò sacrificii da render grazie; fece eziandio un convito a tutti i suoi servitori.

16. Allora due donne meretrici vennero al re, e si presentarono davanti a lui.

17. E l’una di loro disse: Ahi, signor mio! Io, e questa donna, dimoriamo in una stessa casa; or io partorii, stando con lei in quella casa.

18. E il terzo giorno appresso che io ebbi partorito, questa donna partorì anch’essa; e noi stavamo insieme, e non vi era alcun forestiere con noi in casa; non vi era altri che noi due in casa.

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