5. Ed egli si coricò, e si addormentò sotto il ginepro. Ed ecco, un Angelo lo toccò, e gli disse: Levati, mangia.
6. Ed egli riguardò; ed ecco, dal capo avea una focaccia cotta su le brace, ed una guastada d’acqua. Ed egli mangiò, e bevve; poi tornò a coricarsi.
7. E l’Angelo del Signore tornò, e lo toccò la seconda volta, e disse: Levati, mangia; perciocchè questo cammino è troppo grande per te.
8. Egli adunque si levò, e mangiò, e bevve; e poi per la forza di quel cibo, camminò quaranta giorni e quaranta notti, fino in Horeb, monte di Dio,
9. E quivi entrò in una spelonca, e vi passò la notte. Ed ecco la parola del Signore gli fu indirizzata; ed egli gli disse: Che hai tu a far qui, Elia?
10. Ed egli disse: Io sono stato commosso a gran gelosia per lo Signore Iddio degli eserciti; perciocchè i figliuoli d’Israele hanno abbandonato il tuo patto, han disfatti i tuoi altari, ed hanno uccisi con la spada i tuoi profeti; ed io son restato solo, e pure anche cercano di tormi la vita.
11. Allora il Signore gli disse: Esci fuori, e fermati in sul monte, davanti al Signore. Ed ecco, il Signore passò, e davanti a lui veniva un grande ed impetuoso vento, che schiantava i monti, e spezzava le pietre; ma il Signore non era nel vento. E dopo il vento, veniva un tremuoto; ma il Signore non era nel tremuoto.
12. E dopo il tremuoto, veniva un fuoco; ma il Signore non era nel fuoco. E dopo il fuoco, veniva un suono sommesso e sottile.