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Fatti degli Apostoli 9:30-40 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

30. Ma i fratelli, avendolo saputo, lo condussero in Cesarea, e di là lo mandarono in Tarso.

31. Così la chiesa, per tutta la Giudea, Galilea, e Samaria, avea pace, essendo edificata; e, camminando nel timor del Signore, e nella consolazion dello Spirito Santo, moltiplicava.

32. Or avvenne che Pietro, andando attorno da tutti, venne eziandio a' santi, che abitavano in Lidda.

33. E quivi trovò un uomo, chiamato per nome Enea, il qual già da otto anni giacea in un letticello, essendo paralitico.

34. E Pietro gli disse: Enea, Gesù, che è il Cristo, ti sana; levati, e rifatti il letticello. Ed egli in quello stante si levò.

35. E tutti gli abitanti di Lidda, e di Saron, lo videro, e si convertirono al Signore.

36. Or in Ioppe v'era una certa discepola, chiamata Tabita; il qual nome, interpretato, vuol dire Cavriuola; costei era piena di buone opere, e di limosine, le quali ella faceva.

37. Ed in que' giorni avvenne ch'ella infermò, e morì. E dopo che fu stata lavata, fu posta in una sala.

38. E, perciocchè Lidda era vicin di Ioppe, i discepoli, udito che Pietro vi era, gli mandarono due uomini, per pregarlo che senza indugio venisse fino a loro.

39. Pietro adunque si levò, e se ne venne con loro. E, come egli fu giunto, lo menarono nella sala; e tutte le vedove si presentarono a lui, piangendo, e mostrandogli tutte le robe, e le veste, che la Cavriuola faceva, mentre era con loro.

40. E Pietro, messi tutti fuori, si pose inginocchioni, e fece orazione. Poi, ricoltosi al corpo, disse: Tabita, levati. Ed ella aperse gli occhi; e, veduto Pietro, si levò a sedere.

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