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Fatti degli Apostoli 21:17-37 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

17. Ora, come fummo giunti in Gerusalemme, i fratelli ci accolsero lietamente.

18. E il giorno seguente, Paolo entrò con noi da Giacomo; e tutti gli anziani vi si trovarono.

19. E Paolo, salutatili, raccontò loro ad una ad una le cose che il Signore avea fatte fra i Gentili, per lo suo ministerio.

20. Ed essi, uditele, glorificavano Iddio; poi dissero a Paolo: Fratello, tu vedi quante migliaia vi sono de' Giudei che hanno creduto; e tutti son zelanti della legge.

21. Or sono stati informati intorno a te, che tu insegni tutti i Giudei, che son fra i Gentili, di rivoltarsi da Mosè, dicendo che non circoncidano i figliuoli, e non camminino secondo i riti.

22. Che devesi adunque fare? del tutto conviene che la moltitudine si raduni, perciocchè udiranno che tu sei venuto.

23. Fa' dunque questo che ti diciamo. Noi abbiamo quattro uomini, che hanno un voto sopra loro.

24. Prendili teco, e purificati con loro, e fa' la spesa con loro; acciocchè si tondano il capo, e tutti conoscano che non è nulla di quelle cose delle quali sono stati informati intorno a te; ma che tu ancora procedi osservando la legge.

25. Ma, quant'è a' Gentili che hanno creduto, noi ne abbiamo scritto, avendo statuito che non osservino alcuna cosa tale; ma solo che si guardino dalle cose sacrificate agl'idoli, e dal sangue, e dalle cose soffocate, e dalla fornicazione.

26. Allora Paolo, presi seco quegli uomini, il giorno seguente, dopo essersi con loro purificato, entrò con loro nel tempio, pubblicando i giorni della purificazione esser compiuti, infino a tanto che l'offerta fu presentata per ciascun di loro.

27. Ora, come i sette giorni erano presso che compiuti, i Giudei dell'Asia, vedutolo nel tempio, commossero tutta la moltitudine, e gli misero le mani addosso,

28. gridando: Uomini Israeliti, venite al soccorso; costui è quell'uomo, che insegna per tutto a tutti una dottrina che è contro al popolo, e contro alla legge, e contro a questo luogo; ed oltre a ciò, ha eziandio menati de' Greci dentro al tempio, ed ha contaminato questo santo luogo.

29. (Perciocchè dinanzi avean veduto Trofimo Efesio nella città con Paolo, e pensavano ch'egli l'avesse menato dentro al tempio.)

30. E tutta la città fu commossa, e si fece un concorso di popolo; e, preso Paolo, lo trassero fuor del tempio; e subito le porte furon serrate.

31. Ora, com'essi cercavano d'ucciderlo, il grido salì al capitano della schiera, che tutta Gerusalemme era sottosopra.

32. Ed egli in quello stante prese de' soldati, e de' centurioni, e corse a' Giudei. Ed essi, veduto il capitano, e i soldati, restarono di batter Paolo.

33. E il capitano, accostatosi, lo prese, e comandò che fosse legato di due catene; poi domandò chi egli era, e che cosa avea fatto.

34. E gli uni gridavano una cosa, e gli altri un'altra, nella moltitudine; laonde, non potendone egli saper la certezza, per lo tumulto, comandò ch'egli fosse menato nella rocca.

35. Ed avvenne, quando egli fu sopra i gradi, ch'egli fu portato da' soldati, per lo sforzo della moltitudine.

36. Poichè la moltitudine del popolo lo seguitava, gridando: Toglilo.

37. OR Paolo, come egli era per esser menato dentro alla rocca, disse al capitano: Emmi egli lecito di dirti qualche cosa? Ed egli disse: Sai tu Greco?

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