Antico Testamento

Nuovo Testamento

Evangelo di S. Matteo 22:21-31 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

21. Essi gli dissero: Di Cesare. Allora egli disse loro: Rendete dunque a Cesare le cose che appartengono a Cesare, e a Dio le cose che appartengono a Dio.

22. Ed essi, udito ciò, si maravigliarono, e, lasciatolo, se ne andarono.

23. IN quell'istesso giorno vennero a lui i Sadducei, i quali dicono che non vi è risurrezione, e lo domandarono, dicendo:

24. Maestro, Mosè ha detto: Se alcuno muore senza figliuoli, sposi il suo fratello per ragione d'affinità la moglie di esso, e susciti progenie al suo fratello.

25. Or appo noi vi erano sette fratelli; e il primo, avendo sposata moglie, morì; e, non avendo progenie, lasciò la sua moglie al suo fratello.

26. Simigliantemente ancora il secondo, e il terzo, fino a tutti e sette.

27. Ora, dopo tutti, morì anche la donna.

28. Nella risurrezione adunque, di cui d'infra i sette sarà ella moglie? poichè tutti l'hanno avuta.

29. Ma Gesù, rispondendo, disse loro: Voi errate, non intendendo le Scritture, nè la potenza di Dio.

30. Perciocchè nella risurrezione non si prendono, nè si dànno mogli; anzi gli uomini son nel cielo come angeli di Dio.

31. E quant'è alla risurrezione de' morti, non avete voi letto ciò che vi fu detto da Dio, quando disse:

Leggi il capitolo completo Evangelo di S. Matteo 22