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Evangelo di S. Matteo 12:7-21 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

7. Ora, se voi sapeste che cosa è: Io voglio misericordia e non sacrificio, voi non avreste condannati gl'innocenti.

8. Perciocchè, il Figliuol dell'uomo è Signore eziandio del sabato.

9. POI, partitosi di là, venne nella lor sinagoga;

10. ed ecco, quivi era una uomo che avea la mano secca. Ed essi fecero una domanda a Gesù, dicendo: È egli lecito di guarire alcuno in giorno di sabato? per poterlo accusare.

11. Ed egli disse loro: Chi è l'uomo fra voi, il quale avendo una pecora, se quella cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda, e non la rilevi?

12. Ora, da quanto più è un uomo, che una pecora? Egli è dunque lecito di far del bene in giorno di sabato.

13. Allora egli disse a quell'uomo: Distendi la tua mano. Ed egli la distese, e fu resa sana come l'altra.

14. Ma i Farisei, usciti fuori, presero consiglio contro a lui, come lo farebbero morire.

15. Ma Gesù, conoscendo ciò, si ritrasse di là; e molte turbe lo seguitarono, ed egli li guarì tutti.

16. E divietò loro severamente, che nol palesassero;

17. acciocchè si adempiesse ciò che fu detto dal profeta Isaia, dicendo:

18. Ecco, il mio Servitore, il quale io ho eletto; l'amato mio in cui l'anima mia ha preso il suo compiacimento; io metterò lo Spirito mio sopra lui, ed egli annunzierà giudizio alle genti.

19. Egli non contenderà, e non griderà; e niuno udirà la sua voce per le piazze.

20. Egli non triterà la canna rotta, e non ispegnerà il lucignolo fumante; finchè abbia messo fuori il giudizio in vittoria.

21. E le genti spereranno nel suo nome.

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