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Evangelo di S. Luca 22:55-70 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

55. Ed avendo essi acceso del fuoco in mezzo della corte, ed essendosi posti a sedere insieme, Pietro si sedette nel mezzo di loro.

56. Or una certa fanticella, vedutolo seder presso del fuoco, e guardatolo fiso, disse: Anche costui era con lui.

57. Ma egli lo rinnegò, dicendo: Donna, io nol conosco.

58. E, poco appresso, un altro, vedutolo, gli disse: Anche tu sei di quelli. Ma Pietro disse: O uomo, non sono.

59. E, infraposto lo spazio quasi d'un'ora, un certo altro affermava lo stesso, dicendo: In verità, anche costui era con lui; perciocchè egli è Galileo.

60. Ma Pietro disse: O uomo, io non so quel che tu dici. E subito, parlando egli ancora, il gallo cantò.

61. E il Signore, rivoltosi, riguardò Pietro. E Pietro si rammentò la parola del Signore, come egli gli avea detto: Avanti che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte.

62. E Pietro se ne uscì, e pianse amaramente.

63. E COLORO che tenevano Gesù lo schernivano, percotendolo.

64. E velatigli gli occhi, lo percotevano in su la faccia; e lo domandavano, dicendo: Indovina chi è colui che ti ha percosso.

65. Molte altre cose ancora dicevano contro a lui, bestemmiando.

66. Poi, come fu giorno, gli anziani del popolo, i principali sacerdoti, e gli Scribi, si raunarono, e lo menarono nel lor concistoro.

67. E gli dissero: Sei tu il Cristo? diccelo.Ed egli disse loro: Benchè io vel dica, voi nol crederete.

68. E se altresì io vi fo qualche domanda, voi non mi risponderete, e non mi lascerete andare.

69. Da ora innanzi il Figliuol dell'uomo sederà alla destra della potenza di Dio.

70. E tutti dissero: Sei tu adunque il Figliuol di Dio? Ed egli disse loro: Voi lo dite, perciocchè io lo sono.

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