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Evangelo di S. Luca 14:26-34 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

26. Se alcuno viene a me, e non odia suo padre, e sua madre, e la moglie, e i figliuoli, e i fratelli, e le sorelle, anzi ancora la sua propria vita, non può esser mio discepolo.

27. E chiunque non porta la sua croce, e non vien dietro a me, non può esser mio discepolo.

28. Perciocchè, chi è colui d'infra voi, il quale, volendo edificare una torre, non si assetti prima, e non faccia ragion della spesa, se egli ha da poterla finire?

29. Che talora, avendo posto il fondamento, e non potendola finire, tutti coloro che la vedranno non prendano a beffarlo, dicendo:

30. Quest'uomo cominciò ad edificare, e non ha potuto finire.

31. Ovvero, qual re, andando ad affrontarsi in battaglia con un altro re, non si assetta prima, e prende consiglio, se può con diecimila incontrarsi con quell' altro, che vien contro a lui con ventimila?

32. Se no, mentre quel l' altro è ancora lontano, gli manda un'ambasciata, e lo richiede di pace.

33. Così adunque, niun di voi, il qual non rinunzia a tutto ciò ch'egli ha, può esser mio discepolo.

34. Il sale è buono, ma se il sale diviene insipido, con che lo si condirà egli?

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