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Evangelo di S. Giovanni 5:27-32 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

27. così ha dato ancora al Figliuolo d'aver vita in sè stesso; e gli ha data podestà eziandio di far giudicio, in quanto egli è Figliuol d'uomo.

28. Non vi maravigliate di questo; perciocchè l'ora viene, che tutti coloro che son ne' monumenti udiranno la sua voce;

29. ed usciranno, coloro che avranno fatto bene, in risurrezion di vita; e coloro che avranno fatto male, in risurrezion di condannazione.

30. Io non posso da me stesso far cosa alcuna; io giudico secondo che io odo; e il mio giudicio è giusto, perciocchè io non cerco la mia volontà, me la volontà del Padre che mi ha mandato.

31. Se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza non è verace.

32. V'è un altro che rende testimonianza di me, ed io so che la testimonianza ch'egli rende di me è verace.

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