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Epistola di S. Paolo 1 ai Tessalonicesi 4 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

Esortazioni alla santità, all'amor fraterno ed al lavoro

1. NEL rimanente adunque, fratelli, noi vi preghiamo, ed esortiamo nel Signore Gesù, che, come avete da noi ricevuto come vi convien camminare, e piacere a Dio, in ciò vie più abbondiate.

2. Perciocchè voi sapete quali comandamenti vi abbiamo dati per lo Signore Gesù.

3. Poichè questa è la volontà di Dio, cioè: la vostra santificazione; acciocchè vi asteniate dalla fornicazione;

4. e che ciascun di voi sappia possedere il suo vaso in santificazione, ed onore;

5. non in passione di concupiscenza, come i Gentili, i quali non conoscono Iddio.

6. E che niuno oppressi il suo prossimo, nè gli faccia frode negli affari di questa vita; perciocchè il Signore è il vendicator di tutte queste cose; siccome ancora vi abbiamo innanzi detto, e protestato.

7. Poichè Iddio non ci ha chiamati ad immondizia, ma a santificazione.

8. Perciò chi sprezza queste cose non isprezza un uomo, ma Iddio, il quale ancora ha messo il suo Spirito Santo in noi.

9. Ora, quant'è all'amor fraterno, voi non avete bisogno ch'io ve ne scriva; perciocchè voi stessi siete insegnati da Dio ad amarvi gli uni gli altri.

10. Perciocchè lo stesso fate voi ancora inverso tutti i fratelli, che sono in tutta la Macedonia; or vi esortiamo, fratelli, che in ciò vie più abbondiate.

11. E procacciate studiosamente di vivere in quiete, e di fare i fatti vostri, e di lavorar colle proprie mani, siccome vi abbiamo ordinato.

12. Acciocchè camminiate onestamente inverso que' di fuori, e non abbiate bisogno di cosa alcuna.

Della risurrezione dei morti e del ritorno di Cristo

13. ORA, fratelli, noi non vogliamo che siate in ignoranza intorno a quelli che dormono; acciocchè non siate contristati, come gli altri che non hanno speranza.

14. Poichè, se crediamo che Gesù è morto, ed è risuscitato, Iddio ancora addurrà con lui quelli che dormono in Gesù.

15. Perciocchè noi vi diciamo questo per parola del Signore: che noi viventi, che sarem rimasti fino alla venuta del Signore, non andremo innanzi a coloro che dormono.

16. Perciocchè il Signore stesso, con acclamazion di conforto, con voce di arcangelo, e con tromba di Dio, discenderà dal cielo; e quelli che son morti in Cristo risusciteranno primieramente.

17. Poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo insieme con loro rapiti nelle nuvole, a scontrare il Signore nell'aria; e così saremo sempre col Signore.