Antico Testamento

Nuovo Testamento

Epistola di S. Paolo ai Romani 8:26-34 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

26. Parimente ancora lo Spirito solleva le nostre debolezze; perciocchè noi non sappiamo ciò che dobbiam pregare, come si conviene; ma lo Spirito interviene egli stesso per noi con sospiri ineffabili.

27. E colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento, e l'affetto dello Spirito; poichè esso interviene per li santi, secondo Iddio.

28. Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene, a coloro che amano Iddio; i quali son chiamati secondo il suo proponimento.

29. Perciocchè coloro che egli ha innanzi conosciuti, li ha eziandio predestinati ad esser conformi all'immagine del suo Figliuolo; acciocchè egli sia il primogenito fra molti fratelli.

30. E coloro ch'egli ha predestinati, essi ha eziandio chiamati; e coloro ch'egli ha chiamati, essi ha eziandio giustificati; e coloro ch'egli ha giustificati, essi ha eziandio glorificati.

31. CHE diremo noi adunque a queste cose? Se Iddio è per noi, chi sarà contro a noi?

32. Colui certo, che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, anzi l'ha dato per tutti noi, come non ci donerebbe egli ancora tutte le cose con lui?

33. Chi farà accusa contro agli eletti di Dio? Iddio è quel che giustifica.

34. Chi sarà quel che li condanni? Cristo è quel che è morto, ed oltre a ciò ancora è risuscitato; il quale eziandio è alla destra di Dio, il quale eziandio intercede per noi.

Leggi il capitolo completo Epistola di S. Paolo ai Romani 8