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Epistola di S. Paolo ai Romani 10:1-13 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

1. FRATELLI, l'affezion del mio cuore, e la preghiera che io fo a Dio per Israele, è a sua salute.

2. Perciocchè io rendo loro testimonianza che hanno lo zelo di Dio, ma non secondo conoscenza.

3. Poichè, ignorando la giustizia di Dio, e cercando di stabilir la lor propria giustizia, non si sono sottoposti alla giustizia di Dio.

4. Perciocchè il fin della legge è Cristo, in giustizia ad ogni credente.

5. Poichè Mosè descrive così la giustizia che è per la legge: Che l'uomo, che avrà fatte quelle cose, vivrà per esse.

6. Ma la giustizia, che è per la fede, dice così: Non dir nel cuor tuo: Chi salirà in cielo? Quest'è trarre Cristo a basso.

7. Ovvero: Chi scenderà nell'abisso? Quest'è ritrarre Cristo da' morti.

8. Ma, che dice ella? La parola è presso di te, nella tua bocca, e nel tuo cuore. Quest'è la parola della fede, la qual noi predichiamo.

9. Che se tu confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Iddio l'ha risuscitato da' morti, sarai salvato.

10. Poichè col cuore si crede a giustizia, e con la bocca si fa confessione a salute.

11. Perciocchè la scrittura dice: Chiunque crede in lui non sarà svergognato.

12. Poichè non vi è distinzione di Giudeo, e di Greco; perciocchè uno stesso è il Signor di tutti, ricco inverso tutti quelli che l'invocano.

13. Imperocchè, chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato.

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