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Epistola di S. Paolo 2 ai Corinti 7:10-16 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

10. Poichè la tristizia secondo Iddio produce ravvedimento a salute, del quale l'uomo non si pente mai; ma la tristizia del mondo produce la morte.

11. Perciocchè, ecco, questo stesso fatto che voi siete stati contristati secondo Iddio, quanta premura ha prodotta in voi, qual giustificazione, quale indegnazione, qual timore, qual grande affezione, quale zelo, qual punizione! per ogni maniera voi avete dimostrato che siete puri in quest'affare.

12. Benchè adunque io vi abbia scritto, io non l'ho fatto, nè per colui che ha fatta l'ingiuria, nè per colui a cui è stata fatta; ma, acciocchè fosse manifestato fra voi, davanti a Dio, lo studio nostro, che noi abbiamo per voi.

13. Perciò, noi siamo stati consolati; ed oltre alla consolazione che noi abbiamo avuta di voi, vie più ci siam rallegrati per l'allegrezza di Tito, perciocchè il suo spirito è stato ricreato da voi tutti.

14. Perciocchè, se mi sono presso lui gloriato di voi in cosa alcuna, non sono stato confuso; ma, come vi abbiam parlato in tutte le cose in verità, così ancora ciò di che ci eravamo gloriati a Tito si è trovato verità.

15. Laonde ancora egli è vie più sviscerato inverso voi, quando si ricorda dell'ubbidienza di voi tutti, come l'avete ricevuto con timore, e tremore.

16. Io mi rallegro adunque che in ogni cosa io mi posso confidar di voi.

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