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Epistola di S. Paolo 2 ai Corinti 1:14-23 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

14. ed io spero che le riconscerete eziandio infino al fine. Siccome ancora ci avete in parte riconosciuti, che noi siamo il vostro vanto, come altresì voi siete il nostro, il quale avremo nel giorno del Signor nostro Gesù Cristo.

15. Ed in questa confidanza io voleva innanzi venire a voi, acciocchè aveste una seconda grazia.

16. E passando da voi, venire in Macedonia; e poi di nuovo di Macedonia venire a voi, e da voi essere accompagnato in Giudea.

17. Facendo adunque questa deliberazione, ho io usata leggerezza? ovvero, le cose che io delibero, le delibero io secondo la carne, talchè vi sia in me sì, sì; e no, no?

18. Ora, come Iddio è fedele, la nostra parola inverso voi non è stata sì, e no.

19. Perciocchè il Figliuol di Dio, Gesù Cristo, che è stato fra voi predicato da noi, cioè da me, da Silvano, e da Timoteo, non è stato sì, e no; ma è stato sì in lui.

20. Poichè tutte le promesse di Dio sono in lui sì ed Amen; alla gloria di Dio, per noi.

21. Or colui, che ci conferma con voi in Cristo, e il quale ci ha unti, è Iddio;

22. il quale ancora ci ha suggellati, e ci ha data l'arra dello Spirito nei cuori nostri.

23. Or io chiamo Iddio per testimonio sopra l'anima mia, che per risparmiarvi, non sono ancora venuto a Corinto. Non già che noi signoreggiamo la vostra fede, ma siamo aiutatori della vostra allegrezza: perchè voi state ritti per la fede.

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