Antico Testamento

Nuovo Testamento

Epistola di S. Paolo 2 a Timoteo 4:13-22 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

13. Quando tu verrai, porta la cappa che io ho lasciata in Troade, appresso di Carpo; ed i libri, principalmente le pergamene.

14. Alessandro, il fabbro di rame, mi ha fatto del male assai; gli renderà il Signore secondo le sue opere.

15. Da esso ancora tu guardati; perciocchè egli ha grandemente contrastato alle nostre parole.

16. Niuno si è trovato meco nella mia prima difesa; ma tutti mi hanno abbandonato; non sia loro imputato.

17. Ma il Signore è stato meco, e mi ha fortificato; acciocchè la predicazione fosse per me appieno accertata, e che tutti i Gentili l'udissero; ed io sono stato liberato dalla gola del leone.

18. E il Signore mi libererà ancora da ogni mala opera e mi salverà, e raccorrà nel suo regno celeste. A lui sia la gloria ne' secoli de' secoli. Amen.

19. Saluta Priscilla ed Aquila, e la famiglia d'Onesiforo.

20. Erasto è rimasto in Corinto, ed io ho lasciato Trofimo infermo in Mileto.

21. Studiati di venire avanti il verno.Eubulo, e Pudente, e Lino, e Claudia, e tutti i fratelli ti salutano.

22. Sia il Signor Gesù Cristo con lo spirito tuo. La grazia sia con voi. Amen.

Leggi il capitolo completo Epistola di S. Paolo 2 a Timoteo 4