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Epistola di S. Paolo 2 a Timoteo 2:5-25 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

5. Ed anche, se alcuno combatte, non è coronato, se non ha legittimamente combattuto.

6. Egli è convenevole che il lavoratore che fatica goda il primo i frutti.

7. Considera le cose che io dico; perciocchè io prego il Signore che ti dia intendimento in ogni cosa.

8. Ricordati che Gesù Cristo è risuscitato da' morti, il quale è della progenie di Davide, secondo il mio evangelo.

9. Nel quale io soffro afflizione fino ad esser prigione ne' legami, a guisa di malfattore; ma la parola di Dio non è prigione.

10. Perciò io soffro ogni cosa per gli eletti, acciocchè essi ancora ottengano la salute, che è in Cristo Gesù, con gloria eterna.

11. Certa è questa parola; che se moriamo con lui, con lui altresì viveremo.

12. Se perseveriamo, con lui altresì regneremo; se lo rinneghiamo, egli altresì ci rinnegherà.

13. Se siamo infedeli, egli pur rimane fedele; egli non può rinnegar sè stesso.

14. RAMMEMORA queste cose, protestando, nel cospetto di Dio, che non si contenda di parole, il che a nulla è utile, anzi è per sovvertir gli uditori.

15. Studiati di presentar te stesso approvato a Dio, operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli dirittamente la parola della verità.

16. Ma schiva le profane vanità di voci; perciocchè procederanno innanzi a maggiore empietà.

17. E la parola di tali andrà rodendo, a guisa di gangrena; dei quali è Imeneo, e Fileto;

18. i quali si sono sviati dalla verità; dicendo che la risurrezione è già avvenuta; e sovvertono la fede d'alcuni.

19. Ma pure il fondamento di Dio sta fermo, avendo questo suggello: Il Signore conosce que' che son suoi, e: Ritraggasi dall'iniquità chiunque nomina il nome di Cristo.

20. Or in una gran casa non vi sono sol vasi d'oro e d'argento, ma ancora di legno, e di terra; e gli uni sono ad onore, gli altri a disonore.

21. Se dunque alcuno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad onore, santificato ed acconcio al servigio del Signore, preparato ad ogni buona opera.

22. Or fuggi gli appetiti giovanili, e procaccia giustizia, fede, carità, pace con quelli che di cuor puro invocano il Signore.

23. E schiva le quistioni stolte e scempie, sapendo che generano contese.

24. Or non bisogna che il servitor del Signore contenda; ma che sia benigno inverso tutti, atto e pronto ad insegnare, che comporti i mali;

25. che ammaestri con mansuetudine quelli che son disposti in contrario, per provar se talora Iddio desse loro di ravvedersi, per conoscer la verità;

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