Antico Testamento

Nuovo Testamento

Epistola agli Ebrei 13:6-14 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

6. Talchè possiam dire in confidanza: Il Signore è il mio aiuto; ed io non temerò ciò che mi può far l'uomo.

7. Ricordatevi de' vostri conduttori, i quali vi hanno annunziata la parola di Dio; la cui fede imitate, considerando la fine della loro condotta.

8. Gesù Cristo è lo stesso ieri, ed oggi, e in eterno.

9. Non siate trasportati qua e là per varie e strane dottrine; perciocchè egli è bene che il cuor sia stabilito per grazia, non per vivande; dalle quali non han ricevuto alcun giovamento coloro che sono andati dietro ad esse.

10. Noi abbiamo un altare, del qual non hanno podestà di mangiar coloro che servono al tabernacolo.

11. Perciocchè i corpi degli animali, il cui sangue è portato dal sommo sacerdote dentro al santuario per lo peccato, son arsi fuori del campo.

12. Perciò ancora Gesù, acciocchè santificasse il popolo per lo suo proprio sangue, ha sofferto fuor della porta.

13. Usciamo adunque a lui fuor del campo, portando il suo vituperio.

14. Perciocchè noi non abbiam qui una città stabile, anzi ricerchiamo la futura.

Leggi il capitolo completo Epistola agli Ebrei 13