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Epistola agli Ebrei 12:5-14 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

5. Ed avete dimenticata l'esortazione, che vi parla come a figliuoli: Figliuol mio, non far poca stima del castigamento del Signore, e non perdere animo, quando tu sei da lui ripreso.

6. Perciocchè il Signore castiga chi egli ama, e flagella ogni figliuolo ch'egli gradisce.

7. Se voi sostenete il castigamento, Iddio si presenta a voi come a figliuoli; perciocchè, quale è il figliuolo, che il padre non castighi?

8. Che se siete senza castigamento, del qual tutti hanno avuta la parte loro, voi siete dunque bastardi, e non figliuoli.

9. Oltre a ciò, ben abbiamo avuti per castigatori i padri della nostra carne, e pur li abbiam riveriti; non ci sottoporremo noi molto più al Padre degli spiriti, e viveremo?

10. Poichè quelli, per pochi giorni, come parea loro, ci castigavano; ma questo ci castiga per util nostro, acciocchè siamo partecipi della sua santità.

11. Or ogni castigamento par bene per l'ora presente non esser d'allegrezza anzi di tristizia; ma poi rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati per esso esercitati.

12. PERCIÒ, ridirizzate le mani rimesse, e le ginocchia vacillanti.

13. E fate diritti sentieri a' piedi vostri; acciocchè ciò che è zoppo non si smarrisca dalla via, anzi più tosto sia risanato.

14. Procacciate pace con tutti, e la santificazione, senza la quale niuno vedrà il Signore.

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