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Nuovo Testamento

Apocalisse 1 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

Titolo e soggetto del libro

1. LA Rivelazione di Gesù Cristo, la quale Iddio gli ha data, per far sapere a' suoi servitori le cose che debbono avvenire in breve tempo; ed egli l'ha dichiarata, avendola mandata per il suo angelo, a Giovanni, suo servitore.

2. Il quale ha testimoniato della parola di Dio, e della testimonianza di Gesù Cristo, e di tutte le cose che egli ha vedute.

3. Beato chi legge, e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia, e serbano le cose che in essa sono scritte; perciocchè il tempo è vicino.

Dedica alle sette chiese dell'Asia

4. GIOVANNI, alle sette chiese, che son nell'Asia: Grazia a voi, e pace, da colui che è, e che era, e che ha da venire; e da' sette spiriti, che son davanti al suo trono;

5. e da Gesù Cristo, il fedel testimonio, il primogenito dai morti, e il principe dei re della terra. Ad esso, che ci ha amati, e ci ha lavati de' nostri peccati col suo sangue;

6. e ci ha fatti re, e sacerdoti, a Dio suo Padre; sia la gloria e l'imperio, ne' secoli de' secoli. Amen.

7. Ecco, egli viene con le nuvole, ed ogni occhio lo vedrà, eziandio quelli che l'hanno trafitto: e tutte le nazioni della terra faran cordoglio per lui. Sì, Amen.

8. Io son l'Alfa, e l'Omega; il principio, e la fine, dice il Signore Iddio, che è, e che era, e che ha da venire, l'Onnipotente.

Gesù appare a Giovanni in Patmo, e gli ordina di scrivere quello che vede e di mandarlo alle sette chiese

9. IO Giovanni, che son vostro fratello, ed insieme compagno nell'afflizione, e nel regno, e nella sofferenza di Cristo Gesù, era nell'isola chiamata Patmo, per la parola di Dio, e per la testimonianza di Gesù Cristo.

10. Io era in ispirito nel giorno della Domenica; e udii dietro a me una gran voce, come d'una tromba, che diceva:

11. Io son l'Alfa, e l'Omega; il primo, e l'ultimo; e: Ciò che tu vedi scrivilo in un libro, e mandalo alle sette chiese, che sono in Asia: ad Efeso, ed a Smirna, ed a Pergamo, ed a Tiatiri, ed a Sardi, ed a Filadelfia, ed a Laodicea.

12. Ed io in quello mi rivoltai, per veder la voce che avea parlato meco; e rivoltomi, vidi sette candellieri d'oro.

13. E in mezzo di que' sette candellieri, uno, simigliante ad un figliuol d'uomo, vestito d'una vesta lunga fino a' piedi, e cinto d'una cintura d'oro all'altezza del seno.

14. E il suo capo, e i suoi capelli eran candidi come lana bianca, a guisa di neve; e i suoi occhi somigliavano una fiamma di fuoco.

15. E i suoi piedi eran simili a del calcolibano, a guisa che fossero stati infocati in una fornace; e la sua voce era come il suono di molte acque.

16. Ed egli avea nella sua man destra sette stelle; e della sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta; e il suo sguardo era come il sole, quando egli risplende nella sua forza.

17. E quando io l'ebbi veduto, caddi ai suoi piedi come morto. Ed egli mise la sua man destra sopra me, dicendomi: Non temere; io sono il primo, e l'ultimo;

18. e quel che vive; e sono stato morto, ma ecco, son vivente ne' secoli de' secoli, Amen; ed ho le chiavi della morte, e dell'inferno.

19. Scrivi adunque le cose che tu hai vedute, e quelle che sono, e quelle che saranno da ora innanzi;

20. il misterio delle sette stelle, che tu hai vedute sopra la mia destra, e quello de' sette candellieri d'oro. Le sette stelle son gli angeli delle sette chiese; e i sette candellieri, che tu hai veduti, sono le sette chiese.