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Lamentazioni 1 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

Gerusalemme avvilita; peccati e sofferenze del popolo

1. COME siede solitaria, ed è divenuta simile ad una vedova,La città piena di popolo! Come è divenuta tributariaQuella ch'era grande fra le genti, signora fra le provincie!

2. Ella piange continuamente di notte, e le sue lagrime son sopra le sue guance;Ella non ha alcuno, fra tutti i suoi amanti, che la consoli;Tutti i suoi intimi amici si son portati dislealmente inverso lei,Le son divenuti nemici.

3. La nazione di Giuda è andata fuori del suo paese,Per l'afflizione, e per la gravezza della servitù;Ella dimora fra le genti, non trova riposo;Tutti i suoi persecutori l'hanno sorpresa nelle distrette.

4. Le strade di Sion fanno cordoglio;Perciocchè non viene più alcuno alle feste solenni;Tutte le sue porte son deserte, i suoi sacerdoti sospirano,Le sue vergini sono addolorate, ed essa è in amaritudine.

5. I suoi nemici sono stati posti in capo,I suoi avversari son prosperati;Perciocchè il Signore l'ha afflitta, per la moltitudine de' suoi misfatti;I suoi piccoli fanciulli son iti in cattività davanti al nemico.

6. E tutta la gloria della figliuola di Sion è uscita fuor di lei;I suoi principi sono stati come cervi, Che non trovan pastura;E son camminati tutti spossati davanti al persecutore.

7. Gerusalemme, a' dì della sua afflizione, e de' suoi esilii,Si è ricordata di tutte le sue care cose ch'erano state ab antico;Allora che il suo popolo cadeva per la mano del nemico,Senza che alcuno la soccorresse;I nemici l'hanno veduta, e si son beffati delle sue desolazioni.

8. Gerusalemme ha commesso peccato, e però è stata in ischerno;Tutti quelli che l'onoravano l'hanno avuta a vile;Perciocchè hanno vedute le sue vergogne;Anch'essa ne ha sospirato, e si è rivolta indietro.

9. La sua lordura è stata ne' suoi lembi; non si è ricordata della sua fine;È maravigliosamente scaduta; non ha alcuno che la consoli;Signore, riguarda alla mia afflizione;Perciocchè il nemico si è innalzato.

10. Il nemico ha stesa la mano sopra tutte le care cose di essa;Perciocchè ella ha vedute entrar le genti nel suo santuario,Delle quali tu avevi comandato:Non entrino nella tua raunanza.

11. Tutto il popolo di essa geme, cercando del pane;Hanno date le lor cose più preziose per del cibo,Da ristorarsi l'anima;Signore, vedi, e riguarda; perciocchè io sono avvilita.

12. O viandanti tutti, questo non vi tocca egli punto?Riguardate, e vedete, se vi è doglia pari alla mia doglia,Ch'è stata fatta a me,Che il Signore ha afflitta nel giorno dell'ardor della sua ira.

13. Egli ha da alto mandato un fuoco nelle mie ossa,Il quale si è appreso in esse;Egli ha tesa una rete a' miei piedi, egli mi ha fatta cadere a rovescio;Egli mi ha renduta desolata e dolorosa tuttodì.

14. Il giogo de' miei misfatti è stato aggravato dalla sua mano;Quelli sono stati attorti, e mi sono stati posti in sul collo;Egli ha fatta traboccar la mia forza;Il Signore mi ha messa nelle mani di tali, che non posso rilevarmi.

15. Il Signore ha atterrati tutti i miei possenti uomini in mezzo di me;Egli ha bandito contro a me un termine assegnato,Per rompere i miei giovani;Il Signore ha calcato, come in un tino, la vergine figliuola di Giuda.

16. Per queste cose piango; l'occhio, l'occhio mio si strugge in acqua;Perciocchè ogni consolatore, che mi ristori l'anima, si è allontanato da me;I miei figliuoli son deserti;Perciocchè il nemico è stato vittorioso.

17. Sion distribuisce il pane a sè stessa con le sue proprie mani;Non ha niuno che la consoli.Il Signore ha data commessione contro a Giacobbe;I suoi nemici son d'intorno a lui;Gerusalemme è in mezzo di essi come una donna immonda.

18. Il Signore è giusto;Perciocchè io sono stata ribelle alla sua bocca.Deh! ascoltate, e vedete la mia doglia, o popoli tutti;Le mie vergini, e i miei giovani, sono andati in cattività.

19. Io ho chiamati i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata;I miei sacerdoti, ed i miei anziani sono spirati nella città;Perciocchè si han cercato del cibo,Per ristorar l'anima loro.

20. Signore, riguarda; perciocchè io son distretta;Le mie interiora si conturbano; il mio cuore si riversa dentro di me;Perciocchè in vero io sono stata ribelle;La spada ha dipopolato di fuori, e dentro non vi è stato altro che morte.

21. Altri mi ode sospirare; io non ho alcuno che mi consoli;I miei nemici hanno udito il mio male, e se ne son rallegrati;Perciocchè tu l'hai fatto; Quando tu avrai fatto venire il giorno che tu hai pubblicato, saranno simili a me.

22. Tutte la lor malvagità venga nel tuo cospetto,E fa' loro come hai fatto a me per tutti i miei misfatti;Perciocchè i miei sospiri son molti,E il mio cuore è addolorato.