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Giosuè 8:22-30 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

22. Quegli altri eziandio uscirono fuor della città incontro a loro; e così furono rinchiusi in mezzo d'Israele, essendo gli uni di qua, e gli altri di là; ed essi li sconfissero in modo, che non ne lasciarono alcuno di resto in vita.

23. Presero ancora il re di Ai vivo, e lo menarono a Giosuè.

24. E, dopo ch'Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti d'Ai nella campagna, nel deserto, dove li aveano perseguitati; e che tutti interamente furono abbattuti a fil di spada, tutto Israele se ne ritornò verso Ai, e la mise a fil di spada.

25. E tutti quelli che caddero morti in quel giorno, così uomini come donne, furono dodicimila persone ch'erano tutta la gente d'Ai.

26. E Giosuè non ritrasse la sua mano, la quale egli avea stesa con lo stendardo, finchè non ebbe distrutti nel modo dell'interdetto tutti gli abitanti d'Ai.

27. Gl'Israeliti predarono sol per loro il bestiame, e le spoglie di quella città, secondo ciò che il Signore avea comandato a Giosuè.

28. E Giosuè bruciò Ai, e la ridusse in un monte di ruine in perpetuo, come è infino al dì d'oggi.

29. Appiccò ancora ad un legno il re d'Ai, il qual vi rimase fino alla sera; ma in sul tramontar del sole, Giosuè comandò che il corpo morto di esso fosse messo giù dal legno; e fu gittato all'entrata della porta della città, e sopra esso fu alzato un gran monte di pietre, il qual dura fino a questo giorno.

30. ALLORA Giosuè edificò un altare al Signore Iddio d'Israele, nel monte di Ebal,

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