Antico Testamento

Nuovo Testamento

Giosuè 10:11-19 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

11. E mentre essi fuggivano d'innanzi a Israele, ed erano nella scesa di Bet-horon, il Signore gittò sopra loro dal cielo delle pietre grosse, infino ad Azeca; onde essi morirono. Più furono quelli che furono morti dalle pietre della gragnuola, che quelli che i figliuoli d'Israele uccisero con la spada.

12. Allora Giosuè parlò al Signore nel giorno che il Signore diede gli Amorrei in man de' figliuoli d'Israele, e disse in presenza d'Israele: Sole, fermati in Gabaon: e tu, luna, nella valle d'Aialon.

13. E il sole si fermò e la luna si arrestò, finchè il popolo si fu vendicato de' suoi nemici. Questo non è egli scritto nel Libro del Diritto? Il sole adunque si arrestò in mezzo del cielo, e non si affrettò a tramontare, per lo spazio d'intorno ad un giorno intiero.

14. E giammai, nè avanti nè poi, non è stato giorno simile a quello, avendo il Signore esaudita la voce d'un uomo; perciocchè il Signore combatteva per Israele.

15. Poi Giosuè, insieme con tutto Israele, ritornò al campo, in Ghilgal.

16. Or, que' cinque re erano fuggiti, e si erano nascosti nella spelonca, ch'è in Maccheda.

17. Ed essendo stato rapportato a Giosuè: I cinque re si son trovati nascosti nella spelonca ch'è in Maccheda, egli disse:

18. Rotolate delle grosse pietre alla bocca della spelonca, e ordinate presso di essa degli uomini per guardarli.

19. Ma voi non restate; perseguitate i vostri nemici, e uccidete quelli che restano dietro; non lasciate ch'entrino nelle lor città; perciocchè il Signore Iddio vostro ve li ha dati nelle mani.

Leggi il capitolo completo Giosuè 10