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Giobbe 34:21-37 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

21. Perciocchè gli occhi suoi son sopra le vie dell'uomo,Ed egli vede tutti i passi di esso.

22. Non vi è oscurità, nè ombra di morte alcuna,Ove si possan nascondere gli operatori d'iniquità.

23. Perciocchè Iddio non ha più riguardo all'uomo,Quando esso è per venire in giudicio davanti a lui.

24. Egli fiacca i possenti incomprensibilmente,E ne costituisce altri in luogo loro.

25. Perciò, conoscendo egli le opere loro,Nel girar d'una notte son fiaccati,

26. Egli li sbatte come empi,In luogo di molti spettatori;

27. Perciocchè si son rivolti indietro da lui,E non hanno considerate tutte le sue vie;

28. Facendo pervenire infino a lui il grido del povero,E facendogli udire lo strido degli afflitti.

29. Se egli rimanda in pace, chi condannerà?E se nasconde la sua faccia, chi lo riguarderà?O sia una nazione intiera, o un uomo solo;

30. Acciocchè l'uomo profano non regni piùE che il popolo non sia più tenuto ne' lacci.

31. Certo ei ti si conveniva indirizzarti a Dio, dicendo:Io ho portato la pena; io non peccherò più.

32. Se vi è alcuna cosa, oltre a ciò che io veggo, mostramelo;Se io ho operato perversamente, io non continuerò più.

33. Vorresti tu, ch'egli ti facesse la retribuzione di ciò ch'è proceduto da te?Sei tu che rifiuti ed eleggi, non già io;Di' pure ciò che tu sai.

34. Gli uomini di senno diranno meco,E l'uomo savio mi acconsentirà,

35. Che Giobbe non parla con conoscimento,E che le sue parole non sono con intendimento.

36. O padre mio, sia pur Giobbe provato infino all'ultimo,Per cagione delle sue repliche, simili a quelle degli uomini iniqui.

37. Perciocchè altrimenti egli aggiungerà misfatto al suo peccato,Si batterà a palme fra noi,E moltiplicherà le parole sue contro a Dio.

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