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Daniele 3:4-14 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

4. E un banditore gridò di forza, dicendo: O popoli, nazioni, e lingue, a voi si dice,

5. che nell'ora, che voi udirete il suon del corno, del flauto, della cetera, dell'arpicordo, del salterio, della sampogna, e d'ogni specie di strumenti di musica, vi gettiate in terra, e adoriate la statua d'oro, che il re Nebucadnesar ha rizzata.

6. E chiunque non si getterà in terra, e non l'adorerà, in quella stessa ora sarà gettato nel mezzo d'una fornace di fuoco ardente.

7. Per la qual cosa, tutti i popoli, nazioni, e lingue, in quello stante ch'ebbero udito il suon del corno, del flauto, della cetera, dell'arpicordo, del salterio, e d'ogni specie di strumenti di musica, si gettarono in terra, e adorarono la statua d'oro, che il re Nebucadnesar avea rizzata.

8. Perciò, in quel punto alcuni uomini Caldei si fecero avanti, ed accusarono i Giudei.

9. E fecero motto al re Nebucadnesar, e gli dissero: O re, possa tu vivere in perpetuo.

10. Tu, o re, hai fatto un decreto: che ogni uomo che avrà udito il suon del corno, del flauto, della cetera, dell'arpicordo, del salterio, della sampogna, e d'ogni specie di strumenti di musica, si getti in terra, ed adori la statua d'oro;

11. e che chiunque non si getterà in terra e non l'adorerà, sia gettato nel mezzo d'una fornace di fuoco ardente.

12. Or vi son degli uomini Giudei, che tu hai costituiti sopra gli affari della provincia di Babilonia, cioè: Sadrac, Mesac, ed Abed-nego; questi uomini non fanno conto di te, o re; non servono a' tuoi dii, e non adorano la statua d'oro, che tu hai rizzata.

13. Allora Nebucadnesar, con ira e cruccio, comandò che si menassero Sadrac, Mesac, ed Abed-nego. In quello stante quegli uomini furono menati alla presenza del re.

14. E Nebucadnesar fece loro motto, e disse loro: È egli vero, Sadrac, Mesac, ed Abed-nego, che voi non servite a' miei dii, e non adorate la statua d'oro che io ho rizzata?

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