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2 Re 18:4-19 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

4. Egli tolse via gli alti luoghi, e spezzò le statue, e tagliò i boschi, e stritolò il serpente di rame che Mosè avea fatto; perciocchè infino a quel tempo i figliuoli d'Israele gli facevano profumi; e lo chiamò Nehustan.

5. Egli mise la sua confidenza nel Signore Iddio d'Israele; e giammai, nè davanti nè dopo lui, non vi è stato alcuno pari a lui, fra tutti i re di Giuda.

6. E si attenne al Signore, e non si rivolse indietro da lui; anzi osservò i comandamenti ch'egli avea dati a Mosè.

7. Laonde il Signore fu con lui; dovunque egli andava, prosperava. Ed egli si ribellò dal re degli Assiri, e non gli fu più soggetto.

8. Egli percosse i Filistei fino in Gaza, e i confini di essa, dalle torri delle guardie, fino alle città forti.

9. OR avvenne l'anno quarto del re Ezechia, ch'era il settimo di Osea, figliuolo di Ela, re d'Israele, che Salmaneser, re degli Assiri, salì contro a Samaria, e l'assediò.

10. Ed in capo di tre anni fu presa; l'anno sesto d'Ezechia, ch'era il nono di Osea, re d'Israele, Samaria fu presa.

11. E il re degli Assiri menò gl'Israeliti in cattività in Assiria, e li fece condurre in Hala, ed in Habor, presso al fiume Gozan, e nelle città di Media;

12. perciocchè non aveano ubbidito alla voce del Signore Iddio loro, ed aveano trasgredito il suo patto; tutto quello che Mosè, servitor di Dio, avea comandato, essi non aveano ubbidito, e non l'aveano messo in opera.

13. Poi l'anno quartodecimo del re Ezechia, Sennacherib, re degli Assiri, salì contro a tutte le città forti di Giuda, e le prese.

14. Ed Ezechia, re di Giuda, mandò a dire al re degli Assiri, in Lachis: Io ho fallito; partiti da me, ed io pagherò quello che tu m'imporrai. E il re degli Assiri impose ad Ezechia, re di Giuda, trecento talenti d'argento, e trenta talenti d'oro.

15. Ed Ezechia diede tutto l'argento, che si trovò nella Casa del Signore, e ne' tesori della casa reale.

16. In quel tempo Ezechia spiccò dalle reggi del Tempio del Signore e dagli stipiti, le piastre d'oro, con le quali egli stesso li avea coperti, e le diede al re degli Assiri.

17. Poi il re degli Assiri mandò al re Ezechia, da Lachis in Gerusalemme, Tartan, e Rab-saris, e Rab-sache, con un grande stuolo. Ed essi salirono, e vennero in Gerusalemme. Ed essendo arrivati, si fermarono presso dell'acquidotto dello stagno disopra, ch'è nella strada del campo del purgator di panni;

18. e gridarono al re. Allora Eliachim, figliuolo di Hilchia, mastro del palazzo, e Sebna, segretario, e Ioa, figliuolo di Asaf, cancelliere, uscirono a loro.

19. E Rab-sache disse loro: Dite pur ora ad Ezechia: Così ha detto il gran re, il re degli Assiri: Quale è questa confidenza che tu hai avuta?

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