1. «Ora invece ridono di me perfino i ragazzi,figli di gente che non avrei messoneppure tra i cani del mio gregge,
2. gente inutile per me,fiacchi e incapaci;
3. gente che per fame e miseria cerca cibo in zone incolte,tra l’oscurità, lo squallore e la desolazione.
4. Lì raccolgono verdura selvaticae mangiano radici di ginestra.
5. Sono i rifiuti della società,vengono scacciati come ladri.
6. Abitano nelle grotte,nei crepacci e tra le rocce.
7. Schiamazzano in mezzo agli arbusti,si ammucchiano sotto i cespugli;
8. sono miserabili, gente senza nome,messi al bando da ogni paese.
9. Ma ora anche questi mi umiliano,si divertono alle mie spalle.