23. La cosa mi piacque, e presi dodici uomini tra voi, uno per tribù.
24. Quelli s’incamminarono, salirono verso i monti, giunsero alla valle d’Eshcol, ed esplorarono il paese.
25. Presero con le loro mani de’ frutti del paese, ce li portarono, e ci fecero la loro relazione dicendo: "Quello che l’Eterno, il nostro Dio, ci dà, è un buon paese".
26. Ma voi non voleste salirvi, e vi ribellaste all’ordine dell’Eterno, del vostro Dio;
27. mormoraste nelle vostre tende, e diceste: "L’Eterno ci odia, per questo ci ha fatti uscire dal paese d’Egitto per darci in mano agli Amorei e per distruggerci.
28. Dove saliam noi? I nostri fratelli ci han fatto struggere il cuore, dicendo: Quella gente è più grande e più alta di noi; le città vi sono grandi e fortificate fino al cielo; e abbiam perfino visto colà de’ figliuoli degli Anakim".
29. E io vi dissi: "Non vi sgomentate, e non abbiate paura di loro.
30. L’Eterno, l’Iddio vostro che va davanti a voi, combatterà egli stesso per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri, in Egitto,
31. e nel deserto, dove hai veduto come l’Eterno, il tuo Dio, ti ha portato come un uomo porta il suo figliuolo, per tutto il cammino che avete fatto, finché siete arrivati a questo luogo".
32. Nonostante questo non aveste fiducia nell’Eterno, nell’Iddio vostro,
33. che andava innanzi a voi nel cammino per cercarvi un luogo da piantar le tende: di notte, nel fuoco per mostrarvi la via per la quale dovevate andare, e, di giorno, nella nuvola.
34. E l’Eterno udì le vostre parole, si adirò gravemente, e giurò dicendo:
35. Certo, nessuno degli uomini di questa malvagia generazione vedrà il buon paese che ho giurato di dare ai vostri padri,
36. salvo Caleb, figliuolo di Gefunne. Egli lo vedrà; e a lui e ai suoi figliuoli darò la terra che egli ha calcato, perché ha pienamente seguito l’Eterno".